Il "da Vinci" incontra l'ONU

Il giorno 20 maggio 2024, il nostro Istituto ha avuto l'onore di ospitare il funzionario ONU Tullio Santini, ex alunno del Da Vinci.

Non c'è area calda del globo dove Tullio Santini non abbia messo i piedi, o la testa, con il compito di portarvi pace, legalità, soccorsi, stabilità. Il Sudafrica appena uscito dall'apartheid. Il Bangladesh dei monsoni e della fame. L'Albania in preda all'anarchia. La Bosnia lacerata da quasi quattro anni di guerra nei Balcani. La Cambogia dove ancora si aggiravano i Khmer rossi. L'Afghanistan durante la caccia a Osama Bin Laden dopo gli attentati alle Torri gemelle dell'11 settembre 2001. L'Iraq alla vigilia della seconda guerra del Golfo, che portò alla caduta e all'impiccagione di Saddam Hussein. La Cecenia dove l'esercito russo fronteggiava i separatisti appoggiati dagli jihadisti. E poi l'Africa dei conflitti etnici e delle crisi umanitarie: Somalia, Sudan, Burundi, Ruanda. (Italia oggi)

Sono almeno una ventina i Paesi dei quali Santini si è occupato in qualità di funzionario dell’ Onu. Ha lavorato per l’ Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), per il Dipartimento Affari Politici e per l’ Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari del Segretariato ONU, per l’UNICEF e per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).

Dal 2012 lavora per l’UNODC, l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine che ha sede a Vienna, ma dipende dal Palazzo di Vetro di New York. Dal 2017 è a capo della sezione regionale per l’Asia e il Pacifico; da lì coordina un team di 360 persone impegnate in una ventina di uffici in altrettanti Paesi della regione con un’attenzione particolare per l’India, Sri Lanka, Bangladesh, Birmania, Indonesia, Thailandia, Filippine.

Santini è un ex allievo del Da Vinci ed ha conseguito la maturità scientifica nel 1987 a pieni voti.